DANNI DERIVANTI DALLA GENERAZIONE: “ SEMPRE CONNESSO “

Riceviamo da: Gianni Toffali – Dossobuono Verona,

e pubblichiamo quanto segue:

È innegabile che la connessione 24H delle masse ai social media, abbia generato ammassi di zombie incapaci di senso critico.

L’ omologazione al pensiero unico, si è tradotta in sentimenti di inadeguatezza e insicurezza mentale.

La “ cura ” l’ ha data chi l’ ha generata, vale a dire i media. Dall’ incantato cilindro del grande fratello, sono sbucati oracoli ad usum delphini, capaci di dispensare verità al popolino dei depensanti: Bergoglio per rinnovare la Chiesa; i vaccini per “ curare ” i “ covidossessionati ” ( e rimpinguare le Big Pharma );  Zelensky per rinvigorire la Nato e l’ impero a Stelle e Strisce America e Greta per sdoganare l’ ideologia della cosiddetta transizione ecologica e simultaneamente affrancare la Terra dai parassiti umani.

Non sempre però, le ciambelle escono col buco. La ciambella meno riuscita, è quella uscita dagli “ scioperi ”, o meglio, dai “ cazzeggi ” dei “ Fridays for future ” di Greta Thunberg. Non è chiaro se per infausta eterogenesi dei fini o per tardiva nemesi di mamma Gaia nei confronti di manifesti raffiguranti sé stessa che andava a fuoco e delle parole avventate di una sua figlia degenere e musona che si spacciava per scienziata,            l’ atmosfera, anziché generare fiammate incendiarie, ha partorito ghiaccio e temperature polari fuori stagioni.

I bollettini climatici italiani e mondiali che segnalano i cambiamenti osservati nella temperatura superficiale dell’ aria globale, nelle variabili idrogeologiche e nella copertura del ghiaccio marino hanno dimostrato che il calo termico coincide all’ incirca con la fine del 2021, cioè con l’ inizio del dissolvimento mediatico del grugno di Greta. Gettata la prima ciambellina nella discarica dei senza gloria della storia umana, la sensazione è che pure i “ ciambelloni ” più noti, si stiano posizionando sulla medesima ingloriosa china.

FERRARI . . . il cognome più diffuso in Polesine

Ferrari è anche il terzo cognome per diffusione in Italia: è frequente soprattutto nel Nord e nel Lazio mentre risulta il più diffuso in assoluto in Emilia-Romagna e nelle città di Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Reggio nell’ Emilia, Rovigo e Verona. Sono oltre 26.000 le famiglie italiane che portano questo cognome.

L’ origine del patronimico sarebbe legata a quei soprannomi che anticamente si attribuivano a chi svolgeva dei mestieri, nel caso specifico a chi faceva il mestiere di fabbro, o a chi praticava la lavorazione e l’ estrazione del ferro. Potrebbe anche avere un’ origine longobarda, ed in questo caso però il cognome sarebbe di carattere militare e derivato dalle fare, che derivano dal tedesco fahren, ossia ” viaggiare “.

Talvolta si tratta anche di un cognome di fantasia attribuito ai bambini abbandonati.

Tracce del cognome Ferrari possono essere riscontrate anche nei documenti storici. Infatti, dai registri parrocchiali ai documenti notarili, il cognome Ferrari compare con una certa frequenza, testimoniando una presenza costante nel corso dei secoli.

Io, che sono curiosa, ho voluto approfondire la ricerca sul cognome Ferrari, atipico rispetto alle caratteristiche territoriali del Polesine. Infatti non mi risulta ci siano miniere di ferro e i fabbri nelle parlate venete sono i Favaro.

Ho spinto la mia ricerca nella lettura in alcuni registri parrocchiali delle nascite. Il risultato è stata la presenza dei Ferrari praticamente dal tempo della Serenissima.

Qui le ipotesi sono varie.

Poi ho cercato le persone entrate nella storia con questo cognome nate nel Polesine.

Ho trovato solo un pittore vissuto nel barocco, del tutto sconosciuto.

FONTANA: A MILANO POLIZIOTTI MIGLIORI CHE IN MOLTE METROPOLI DEL MONDO

Fonte: Achille Colombo Clerici

Al Piccolo Teatro Strehler di Milano si sono svolte le celebrazioni per il 172esimo anniversario della polizia di Stato, fondata nel 1852. “A Milano i nostri poliziotti lavorano benissimo, meglio che in tante altre metropoli mondiali. Ma non bisogna alzare le mani e dimenticare certe situazioni, che sono al limite del preoccupante”. Queste le parole del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, pronunciate all’appuntamento. Presente il questore di Milano, Giuseppe Petronzi e il Prefetto Claudio Sgaraglia. Fra gli invitati, il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici.  ………. 

“Il mondo trapper milanese continua purtroppo a far parlare di sé, con l’arresto di 17 persone nel 2023 tra cantanti e membri degli entourage. Nelle faide tra gruppi è addirittura maturato il tentato omicidio di due giovani, attinti da arma da fuoco da parte del trapper Shiva, poi arrestato dalla polizia. Rese di conti sulla pubblica via col rischio di colpire ignari passanti”. Lo ha detto il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, Dopo la conferenza stampa tenuta in questura, il dirigente di pubblica sicurezza ha comunicato altri dati rilevanti sulle attività della polizia di Stato nel 2023 a Milano. Qualche numero: quasi 5000 arresti, 4 espulsioni, 362 rimpatri.   

Convegno “Design d’impresa. Tradizione e futuro”, organizzato da QN Economia nel corso della SETTIMANA DEL MOBILE

Giornali e imprese, una volta tanto insieme in modo virtuoso, al convegno “Design d’impresa. Tradizione e futuro”, organizzato da QN Economia.

La settimana del Salone del Mobile è uno degli appuntamenti più importante dell’anno per Milano ma anche per l’Italia. Per questo QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno hanno incontrato il 17 aprile, nella sede di Assolombarda, i protagonisti del design d’impresa per raccontare il settore in un momento le imprese del Made in Lombardia e del Made in Italy sono a un crocevia, fra necessità di valorizzare la tradizione dell’artigianalità più amata nel mondo e quella di inventare il futuro.
Il convegno è stato centrato sull’analisi delle più recenti evoluzioni nel campo di innovazione, tecnologia, sostenibilità e intelligenza artificiale, focalizzando l’attenzione su eleganza, gusto, capacità artigianale e bellezza. L’evento, cui è stato invitato il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, è stato realizzato in collaborazione con Assolombarda e Luiss School of Government, con il sostegno di Gruppo Generali e Casartigiani e supportato da Porta Venezia Design District e rientra nel programma del Fuori Salone.

Dopo l’introduzione di Armando Stella (vice direttore di QN Il Giorno), cordinatore dell’evento, e il benvenuto di Alessandro Spada (presidente di Assolombarda), che ha sottolineato il tema della sostenibilità, Agnese Pini, direttrice QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Luce, ha avviato l’evenmto con l’intervista a Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo, Moda, Design, Marketing Territoriale e Grandi Eventi, e a Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance e componente del Consiglio della Camera di Commercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. “Siamo entusiasti – detto Agnese Pini – di offrire un palcoscenico dove le idee possano fluire liberamente e ispirare il cambiamento e la crescita per un futuro imprenditoriale sempre più inclusivo e sostenibile”. Mentre Mazzali ha detto che “Il nostro patrimonio paesaggistico-culturale, i nostri siti Unesco, le nostre dimore storiche, i filari di vigneti, i nostri castelli, i nostri borghi più belli d’Italia, i laghi, le montagne e i nostri prodotti enogastronomici d’eccellenza siano l’ispirazione che dà origine a tanta capacità lombarda di creare ‘bellezza e bontà’.  Da qui nasce l’idea del nuovo brand ‘Lombardia Style’, un brand che racchiude quello stile lombardo che ogni giorno muove il “saper fare” dei lombardi nelle nostre 12 province e che esportiamo nel mondo, sia a livello di prodotto che di esperienza e ‘stile di vita”. Per De Albertis “La creatività italiana, specialmente quella lombarda e milanese, possa guidare il progresso dell’intero paese e non solo. Per questo motivo, il design, ma anche il tessile e la moda, sono settori cruciali per la nostra economia”.

È arrivato poi Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, intervistato da Agnese Pini, che ha salutato la platea precisando che “La presenza della Lombardia nel successo di Milano è maggiore di quanto si possa credere: Milano è Milano perché inserita nel tessuto della Lombardia, intriso di eccellenze”.

Il primo dei panel previsti ha visto Claudia Bugno (Senior Fellow Luiss School of Government) e Stefania Saini  (Centro Studi Assolombarda) che, moderate da Armando Stella, hanno approfondito lo scenario del settore. Saini ha ricordato che “Le nostre imprese, negli ultimi cinque anni, hanno subito shock straordinari, dalla pandemia alle guerre, con effetti profondissimi sulle imprese: è un mondo in cui la geopolitica è entrata in fabbrica”. Bugno ha segnalato che “L’Italia ha introdotto diverse misure, tra cui il Golden Power e l’istituzione di fondi. Persiste però la difficoltà di cogliere in pieno le nuove misure specialmente per le aziende piccole e micro, che rappresentano la maggior parte delle imprese del nostro Made in Italy”.

Al secondo panel, “Il Made in Italy e l’internazionalizzazione”, hanno partecipato Alessio Elli,founder e ceo di Elli, e Paolo Riccò, Production Director Passoni Titanio, intervistati da Sandro Neri,responsabile di QN Economia. Riccò ha inquadrato il problema della competitività con i grandi marchi asiatici: “Noi leghiamo la parte tecnica con quella di design, il nostro cliente vuole una bicicletta personalizzata e ognuna è diversa dall’altra. In questo modo ogni prodotto è unico e diverso”. Elli, parlando della sua star up, ha detto che “Viviamo l’innovazione trasformando la plastica in una risorsa, cioè trasformandola in arredi grazie alla stampate 3D.”

Con l’ultimo panel “Voci e progetti. Formazione dei professionisti del design”, la parola è tornata alla direttrice Pini, che ha incontrato Luciano Caspani, presidente Gruppo Design e Arredo Assolombarda, Mariano Chernicoff, docente alla Scuola del Design del Politecnico di Milano e Luigi Mettica, direttore della filiera formativa Legno-Arredo all’Artwood Academy, per parlare di progetti, formazione e futuro. Per Caspani “La formazione assume un ruolo cruciale: occorre avvicinare, sempre di più, i giovani alle professionalità del legno arredo. Saranno loro, d’altra parte, a propagare nel tempo una grande tradizione tutta italiana, che trae origine del nostro distretto”.  Mettica ha sottolineato l’evoluzione dell’artigiano, ormai 4.0: “Grazie ad Assolombarda, che ha inserito le imprese in un circolo virtuoso tra mondo dell’alta formazione e mondo dell’Università rendendo possibile comprendersi a vicenda”. Per Chernikoff “Per chi è nel mondo della formazione universitaria il timore è di restare nel percorso teorico ma quando è offerta la possibilità di confrontarsi gli studenti il percorso diventa di grande stimolo per tutti”

Fonte: Colombo Clerici

Premio Internazionale Antonio Mormone.

I semifinalisti

II edizione dedicata al violino

Con il Patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano in collaborazione con Teatro alla Scala e Conservatorio di Milano

ASSOEDILIZIA informa

Fonte: Colombo Clerici

Sono stati annunciati nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo a Milano nella sede della delegazione Lombarda del Sovrano militare ordine di Malta, i nomi dei dieci giovani musicisti che accedono alle fasi semifinali della seconda edizione del Premio Internazionale Antonio Mormone dedicato al violino.

Fra le personalità presenti, il presidente di Assoedilizia e della Associazione Amici di Milano, che conferisce il secondo premio, Achille Colombo Clerici, Niccolò d’ Aquino di Caramanico Delegato Lombardia Ordine di Malta, Enrica Ciccarelli Mormone Presidente della Società dei Concerti, Edoardo Zosi direttore artistico del Premio Mormone, Massimiliano Baggio, direttore del Conservatorio di Milano, Francesca Russo, assessore alla cultura Regione Lombardia ( in videomessaggio ), Daniele Borniquez Responsabile dipartimento musica dell’ Accademia alla Scala

Le iscrizioni si erano concluse il 1° gennaio 2024 e 51 giovani violinisti ( 14 italiani ) provenienti da 19 Paesi, hanno inviato la propria candidatura per partecipare alle selezioni. 32 ragazze, 19 ragazzi, un’età media di 23 anni, le scuole di provenienza tra le più prestigiose al mondo: Juilliard School di New York, Curtis Institute di Philadelphia, Boston New England Conservatory, Queen Elisabeth Music Chapel, Kronberg Academy, Accademia Stauffer, Accademia Chigiana, London Royal College of Music, Yale School of Music, Hochschule für Musik Hanns Eisler Berlin, Università di Vienna.

Il Premio, organizzato dalla Fondazione La Società dei Concerti è un progetto ambizioso, la cui formula innovativa è il punto vincente: i giovani artisti verranno giudicati “ sul campo ”, ovvero direttamente in sede di concerto e nell’arco di diversi mesi. Enrica Ciccarelli, ideatrice del Premio: “ Già dalla prima edizione è stata da subito chiara la grandissima opportunità che rappresenta il Premio per i giovani musicisti in carriera. Ying Li, la vincitrice della prima edizione, dal 2021 a oggi ha tenuto oltre 50 concerti in Italia, ha debuttato nelle grandi capitali mondiali e ha intrapreso un cammino concertistico internazionale importante. Sono felice che, anche per la seconda edizione, molti vincitori di importanti concorsi internazionali abbiano deciso di competere. Questo anche grazie agli attestati di stima da parte di numerosi artisti, diventati nostri ambasciatori nel mondo, che hanno supportato e supportano il Premio con sentimenti di stima e riconoscenza per Antonio Mormone; in primis, il Maestro Evgeny Kissin. ”

Il Premio Mormone terminerà nel giugno 2025 con la finalissima con orchestra al Teatro alla Scala. Da oggi e fino a marzo 2025 entra dunque nel vivo con le semifinali: concerti in Italia e all’estero, giurati in incognito, collaborazioni con numerose partner e realtà del territorio, interviste curate dai ragazzi degli istituti scolastici lombardi, votazioni di gradimento del pubblico. In un mondo in cui le esibizioni dal vivo sono sempre più al centro dell’ esperienza musicale, l’agilità tecnica e il carisma artistico saranno in egual misura oggetto di considerazione.

La giuria che ha selezionato i dieci semifinalisti era composta da Yumi Arata, Giappone; Enrica Ciccarelli, Italia; Mark Gothoni, Finlandia; Anna Tifu, Italia/Romania; Edoardo Zosi, Italia.

I dieci violinisti ammessi alla semifinale sono: ( in ordine alfabetico )

Angela Chan, Hong Kong – 1997 Elli Choi, USA – 2001
Emmanuel Coppey, Francia – 1999 Hawijch Elders, Olanda – 1998 Anna Im, Korea – 1997 Amia Janicki, Svizzera – 1997
Jeun Jeong, Korea – 1996
Cosima Soulez Larivière, Francia/Olanda – 1996 Emma Meinrenken, Germania/Canada – 1999 Vikram Francesco Sedona, Italia – 2000

2 ragazzi, 8 ragazze, 7 Paesi rappresentati ( 1 italiano ).

“ Sono particolarmente soddisfatto dell ’altissimo livello dei candidati ”, conclude Edoardo Zosi cui è stata affidata la direzione artistica della seconda edizione. “ Sono felice che giovani colleghi abbiano saputo cogliere il senso del Premio. Come per la prima edizione, sarà un concorso che si articola in un periodo di tempo particolarmente lungo, e ogni candidato sarà seguito con attenzione e costanza. Sento una grande responsabilità: dei giovani ragazzi si affidano al nostro giudizio e ci chiedono di determinare il loro futuro. Ecco quindi che intraprendiamo questo percorso alla ricerca di un virtuoso, nella sua accezione più pura: non funambolo, bensì portatore di virtù. ”

SENZA DI TE NON SI PUO’ FARE

Maria Rachele Ruiu I Pro Vita & Famiglia Onlus

Buonasera Cari Simpatizzanti,

Ciao riccardo, immagino tu abbia saputo: il Parlamento europeo ha approvato una mozione che auspica che l’aborto – la soppressione  del più innocente degli esseri umani – sia considerato un “diritto e valore” su cui fondare la società. La notizia mi ha turbato molto, per questo ieri ho deciso di andare al parco con i miei figli (che sono motivo ma anche motore del mio impegno). Avevo bisogno di farmi ricaricare dalla loro gioiosa vitalità, guardandoli giocare con i loro amici.  E mentre ero lì che li guardavo sorridere, ho realizzato una cosa importante: notizie come questa sono inquietanti, ma non devono e non possono essere motivo di resa.  Guardando i loro sorrisi mi sono ripetuta queste stesse parole che ora rivolgo a te riccardo: VIETATO DISPERARE! Di fronte a al bombardamento di coloro che vorrebbero imporci l’eutanasia, l’ideologia gender, l’utero in affitto e la pornificazione della sessualità, di fronte a coloro che vogliono venderci l’uccisione del più indifeso degli esseri umani come “valore” e come strumento di liberazione delle donne, È URGENTE moltiplicare gli sforzi per una testimonianza potente e sempre più credibile. Ecco perchè, riccardo, quest’anno più che mai è un imperativo morale partecipare alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA VITA! ATTENZIONE: contrariamente alle precedenti comunicazioni, la Manifestazione si terrà sabato 22 GIUGNO 2024. Sfileremo insieme: nonni, mamme, papà, figli, nipoti e zii, per testimoniare con gioia la bellezza e la dignità di ogni vita umana!  Abbiamo poco più di due mesi, riccardo, e la riuscita dell’evento è nelle tue mani.  Segnati subito la data nel calendario (sabato 22 giugno 2024, ore 14!), inizia da subito ad organizzare il viaggio per Roma ma soprattutto diventa ambasciatore della Vita: avvisa tutti i tuoi amici e oltre, e diffondi la locandina della manifestazione ovunque! Sì riccardo, è vero: l’attacco che quotidianamente vita, famiglia e libertà ricevono è agghiacciante, ma proprio per questo la nostra risposta non può che essere una manifestazione oceanica. Insieme, ricorderemo alla società che il concepito è uno di noi, un prezioso essere umano unico irripetibile, a cui non possiamo nè vogliamo rinunciare: l’aborto è una forma intollerabile di omicidio legalizzato (altro che “valore” positivo da inserire nella Carte dei diritti fondamentali europea) che abbandona le donne alla solitudine, al dolore, e alla sconfitta! Insieme, quindi, sosterremo un urgente stanziamento di fondi per sostenere la natalità ed evitare che le mamme siano costrette o indotte ad abortire, per assenza di alternative concrete. Insieme chiederemo che la famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, custode della vita nascente, sia privilegiata, con speciali previsioni di natura sociale, economica e fiscale, anche in ragione del numero di figli!  Respingeremo con determinazione i nuovi tentativi di legalizzare il suicidio assistito e l’eutanasia, difenderemo i nostri figli dalle ideologie mortifere, e insisteremo perchè l’utero in affitto sia reato anche quando commesso fuori dall’Italia, così come qualsiasi mercificazione dell’uomo.  Insieme testimonieremo che è possibile accogliere e farsi stupire dalla vita, anche nelle difficoltà!  Già lo scorso anno abbiamo invaso Roma con un vento di Speranza! Non c’eri? Clicca sull’immagine e guarda che meraviglia! E quest’anno, riccardo, è urgente più che mai non solo replicare il successo dello scorso anno, ma raddoppiarlo!  “SI PUÒ FARE” diceva un famoso film!  Sì, riccardo, si può fare, ma non senza di te.  Senza di te, ogni mio impegno, così come quello di Jacopo, di Toni, di Francesca, di portare la tua voce nelle tv, ai convegni, nelle radio, nei palazzi della politica, rischia di essere inutile.  Abbiamo bisogno di una testimonianza esplosiva, credibile, piena di volti, sorrisi, storie!  Abbiamo bisogno di te: ci sono cose che solo tu puoi fare, parole che solo tu puoi dire, persone che solo tu puoi amare, in un modo unico e irripetibile… e alla Manifestazione Nazionale per la Vita c’è un posto che solo tu puoi occupare! Perché il male trionfi, è sufficiente che i buoni rinuncino ad agire, e noi non possiamo, né vogliamo permetterlo! La tua presenza sarà la scintilla per far divampare la Speranza.  Puoi iniziare da subito: spargi la voce in famiglia, a lavoro, in parrocchia e negli altri ambienti; fai segnare a tutti la data in agenda; iniziate a prenotare i biglietti del treno o ad organizzare pullman! Insomma, non abbiamo scuse: ci vediamo il 22 Giugno! Io naturalmente ci sarò con tutta la mia famiglia e spero con tutto il cuore di incontrarti lì: è un’occasione privilegiata per conoscerci dal vivo e salutarci!  I miei figli chiamano questo appuntamento “la festa dei bambini gigantesca”. E sì, te lo prometto: stiamo migliorando molti aspetti perché sia una festa ancora più indimenticabile dell’ultima! Sarà un momento unico, te lo assicuro, durante il quale ci prenderemo cura anche delle esigenze dei più piccoli e dei più fragili!  Una festa per tutti, nessuno escluso!

Ci vediamo Sabato 22 Giugno a Roma: Manifestazione Nazionale per la Vita: scegliAMOlaVita! Ricorda: solo tu puoi invitare quel gruppo di persone, solo tu puoi occupare quel posto nel corteo!  Solo insieme possiamo davvero fare la differenza. Solo Insieme Possiamo far divampare la Speranza! Conto personalmente su di te! Un carissimo abbraccio,   Maria Rachele Ruiu
Portavoce
Pro Vita & Famiglia Onlus P.S: segnati subito la nuova data della Manifestazione Nazionale per la Vita sul tuo calendario: SABATO 22 GIUGNO 2024. E mi raccomando, spargi la voce! IL TUO 5 PER MILLE? A PRO VITA & FAMIGLIA ONLUS! Trasforma la cultura della vita e della famiglia in azione con il tuo 5 PER MILLE! Donalo a Pro Vita & Famiglia Onlus per difendere la vita dal concepimento alla morte naturale e per fermare il gender nelle scuole! È un gesto semplice e gratuito: basta indicare nella dichiarazione dei redditi il Codice Fiscale: 94040860226

CASA CTTTA’ SOCIETA’

Bene la sanatoria. Ora nuove regolarizzazioni e silenzio/assenso

Nel “salva-casa” il recupero economico degli immobili esclusi dal mercato, con vantaggi per tutti

Di Achille Colombo Clerici

Un provvedimento su cui si stanno costruendo grandi aspettative, ma che va considerato positivamente: Il “salvacase” o “piano casa” del Ministero per le Infrastrutture prevede una sanatoria delle irregolarità edilizie (solo a Milano si possono ipotizzare 70-80mila situazioni interessate). In sintesi, la bozza prevede: la sanatoria delle difformità di natura formale, legate alle incertezze normative; la possibilità di regolarizzare lievi modifiche interne (come lo spostamento la creazione di pareti interne o soppalchi); la cancellazione del famigerato requisito della doppia conformità (cioè mancato rispetto delle norme vigenti all’epoca dell’intervento mentre quelle attuali lo avrebbero consentito) per interventi che ora sarebbero legittimi; infine, rendere legittimi i mutamenti di destinazione d’uso degli immobili all’intero di una delle “categorie omogenee” (cioè residenziale, commerciale, agricola e produttiva).

Si tratta quindi certamente di provvedimenti che vanno incontro a esigenze diffuse, prima tra tutte la necessità del rientro sul mercato di milioni di immobili attualmente bloccati proprio da piccole difformità, che sono di ostacolo alla stipula di atti di compravendita ed alla concessione di mutui edilizi. Ma soprattutto va messa in rilievo la virtuosità sociale ed economico/fiscale che ne deriva complessivamente: senza oneri per l’Erario, si recuperano a ruolo economico (con un indotto relativo a manutenzione, pulizie, assunzioni di portieri, opere riqualificazione edilizia, ) e fiscale (Iva su trasferimenti ed opere,  registro sui trasferimenti , Irpef/Ires, addizionali etc. sui redditi da vendita, locazione, attività di indotto edilizio) immobili attualmente “alla macchia”. Le risorse vanno quindi liberate (secondo il virtuoso criterio di saggia amministrazione pubblica) per produrre ricchezza e, anzi, all’interno del volume edilizio dovrebbero esser consentite tutte le regolarizzazioni.

Andrebbe considerata anche l’esigenza di introdurre, per le richieste di parere della Commissione paesaggistica regionale, laddove ci si trovi in presenza del vincolo, una forma di silenzio assenso (90/120 giorni) per tutti i casi di minor rilevanza

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BANCA D’ITALIA CONVEGNO Case green, come finanziare la transizione green

Info Colombo Clerici

Case green, come finanziare la transizione?

Alla Banca d’Italia confronto di idee tra principi Onu e situazione reale

ASSOEDILIZIA informa

di Saverio Fossati

Transizione green alla prova dei conti: Banca d’ Italia ha organizzato, l’11 aprile, il convegno “ UN Principles for Green Financing for Sustainable Real Estate, Infrastructure and Urban Transformation Projects ”, presso la Sala Convegni della Sede di Milano, moderato da Luca Bianchi ( Vice Direttore della Sede di Milano – Banca d’ Italia ). Il nodo affrontato è quello del reperimento dei 570 miliardi per attuare la complessa operazione della transizione verde degli immobili, quando l’ orientamento di Ue e Stati membri non sembra essere quello di accollare alle finanze pubbliche l’ enorme spesa, visto anche l’ esito poco efficace del superbonus.

Dopo l’ apertura dei lavori di Giorgio Gobbi ( Direttore della Sede di Milano – Banca d’ Italia ) e i saluti istituzionali di Paolo Angelini ( Vice Direttore Generale – Banca d’ Italia) e Paola Deda ( Direttrice Divisione Foreste, Territorio e Abitazioni – UNECE ), che ha precisato come “ Non va messa al centro al tecnologia ma l’ uomo. Ci sono molte residenze non occupate: si costruiscono nuovi edifici con la scusa che siano “ climate neutralconsumando territorio

Sono quindi stati presentati i “ Principi ” Onu sulle case green a cura di Giampiero Bambagioni ( Vicepresidente Comitato UNECE per lo sviluppo urbano, l’ edilizia abitativa e la gestione del territorio ): il “ green financing ”, ha spiegato Bambagioni, è un prestito o un investimento che sostiene attività rispettose dell’ ambiente, come l’ acquisto di beni e servizi rispettosi dell’ ambiente o la costruzione di infrastrutture rispettose dell’ ambiente. e comprende, ma non è limitato, gli aspetti ambientali ( inquinamento, emissioni di gas serra, biodiversità, problemi di qualità dell’ acqua o dell’ aria ) e quelli legati al cambiamento climatico ( efficienza energetica, energie rinnovabili, prevenzione e mitigazione del cambiamento climatico connesso a eventi gravi ).

I principi enunciati dall’ Onu, riassunti da Bambagioni,  iniziano dai fornitori di capitale pubblico e privato, che dovranno impegnarsi attivamente nella pianificazione delle infrastrutture e nella loro costruzione in collaborazione con governi, urbanisti, sviluppatori, imprese di costruzione, altri soggetti interessati nonché con le comunità locali interessate.

I governi dovrebbero promuovere, a livello nazionale e locale, una spesa pubblica efficiente e l’uso di strumenti finanziari pertinenti, compresa la tassazione, volti a ridurre le emissioni di carbonio, aumentare l’ efficienza energetica e la resilienza degli edifici e delle infrastrutture ai cambiamenti climatici e alle catastrofi naturali. E promuovere lo sviluppo e l’introduzione di strumenti innovativi che consentano a tutti gli attori, compresi gli abitanti, del sistema economico, di contribuire con le risorse a loro disposizione allo sviluppo verde delle aree urbane.

Le autorità nazionali e sovranazionali sviluppano norme che stabiliscono un quadro trasparente e competitivo per il coinvolgimento di fornitori di capitale privati ​​nel finanziamento di progetti verdi urbani. I governi e le organizzazioni internazionali devono adottare misure per sviluppare meccanismi finanziari e normativi volti a garantire la stabilità a lungo termine dei flussi di capitale pubblico e privato diretti verso iniziative abitative, edilizie e di infrastrutture verdi per garantire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, anche in tempi di recessione.

È poi seguita la tavola rotonda dedicata al green financing nel settore immobiliare e infrastrutturale in Italia, che si è aperta con l’ intervento di Gabriele Bisio ( Vicepresidente Assimpredil Ance Milano ). Bisio ha dato un giudizio piuttosto preoccupato degli effetti del superbonus, che a fronte di 120 miliardi di carico erariale ha prodotto una percentuale del 4% di case riqualificate: “ Forse non tutti nell’ Ance sono del mio parere ma il superbonus non ha avuto un effetto positivo ”. E rispondendo a una domanda del moderatore su come incentivare gli interventi ha detto che ” La priorità deve essere per i giovani e gli incentivi devono essere stabili, perché oggi ci si perde tra una finanziaria e l’ altra ”.

Il quadro dato da Fulvio Di Gilio ( Assoimmobiliare ) è articolato: “ Non tutti gli operatori sono molto partecipi, ha detto Di Gilio, ci sono perplessità sui rendimenti attesi e la normativa rende tutto molto difficile. I finanziatori alternativi sono ancora opportunistici a fronte di un orientamento positivo degli investitori tradizionali: Attualmente siamo in presenza di 1,1 bl finanziamenti definibili come green ”. Un aiuto, ha poi aggiunto Di Gilio, dovrebbe venire dall’ accesso alle banche dati sui consumi energetici per poter ragionare sui consumi reali degli edifici: “ Ci sono conduttori che tengono aperto il riscaldamento h24 e quindi i consumi non dipendono sempre dalle caratteristiche costruttive ”.

Anna Gervasoni ( Direttrice Generale AIFI ) ha esordito ricordando che “ Vivo in una casa che per essere riqualificata andrebbe abbattuta ma building, real estate e housing sono temi che riguardano da vicino la finanza. Si tratta di ripensare a tutto il sistema delle infrastrutture al servizio delle città, mettendo cioè tantissimi soldi sul tavolo e parlare con chi rigenera le areee urbane. Per non parale delle innovazioni, sia come tecnologie che come servizi. Tutto questo mondo quanto costerà? Forse non basteranno neppure quelli ipotizzati di 570 bl ”. Ma nel mondo della finanza stanno emergendo dati incoraggianti: si stanno spostando gli investimenti di venture capital in Italia ed è emerso che la direzione è verso imprese della green transition, ha detto Gervasoni. Il mondo del private equity europeo si sta muovendo nella stessa direzione, verso imprese che per la loro attività ( cioè che producono beni come caldaie, con forti investimenti tecnologici e di innovazione ) agiscono in quel senso, e hanno bisogno di soldi ma hanno anche gli strumenti per dimostrare la validità delle loro scelta. Poi c’ è il mondo dei fondi infrastrutturali che investono in Europa: ( i maggiori sono Usa, solo questi con 170 bl, e Canada ):  i capitali privati possono essere uniti a quelli pubblici rispettando i fini pubblici e quelli dei rendimenti:è la privat-public partnership, che ora ha un appeal prima sconosciuto, raddoppiato dal 2022.

Angelo Peppetti ( ABI ) ha illustrato i risultati degli incontri con le associazioni dei consumatori e la gestazione della Direttiva Ue sulle case green. E ha segnalato l’ importanza delle informazioni da fornire ai proprietari, anche per far capire come si incrementi il valore dell’immobile. Nella direttiva si parla della necessità di incentivare le banche a migliorare i finanziamenti, scoraggiando quelli su immobili “ brown ” ma sono stati eliminati gli obiettivi cronologici per ciascun immobile, mentre ora si parla di obiettivi generali per ciascuno Stato membro sino alla zero emission entro il 2050 e che coinvolga almeno il 55% degli edifici peggiori.

Si invitano gli Stati membri a individuare incentivi e la “ eliminazione delle barriere che impediscono l’ accesso alle informazioni ”. Ora si registra una spinta dell’offerta verso i mutui green, soprattutto nell’acquisto del nuovo, mentre è più difficile fare mutui su case da riqualificare e sulle quali spesso c’ è già un altro mutuo. Bisogna pensare, ha spiegato Peppetti, a bonus fiscali come partecipazione ai finanziamenti in conto capitale, magari ai meno abbienti.

Fonte: Achille Colombo Clerici

Intervista de “Il Giornale” al presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici sulle norme del piano Salva Casa 

Info: Achille Colombp

Il salva-casa del governo aiuterà Sala e i milanesi. Sono 80mila le piccole irregolarità che si potrebbero sanare in città Nel testo anche norme per sbloccare l’ urbanistica dopo le inchieste

E Sono circa 80mila i casi di irregolarità edilizie solo in città che potrebbero essere interessate dal Piano « salva-casa » del ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. Si tratta di piccole irregolarità interne, che se sanate potrebbero sbloccare il mercato immobiliare con una ventata di ossigeno per tutta la filiera e per le casse dell’ amministrazione. Così sempre nel Piano dovrebbero venire inserite delle norme per risolvere la paralisi urbanistica legata alle inchieste giudiziarie partite su tre casi di presunti abusi edilizi.

di Marta Bravi a pagina 3

LA LEGGE DEL GOVERNO DA APPROVARE A FINE MESE Piano Salva-casa, 80mila interventi Tante, per Assoedilizia, le irregolarità interne che potrebbero essere sanate a Milano.

di Marta Bravi.

Dovrebbe venire approvato entro fine mese il piano « Salva casa » ha annunciato ieri il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. Un piano che potrebbe sbloccare il mercato immobiliare della città, facendo incassare oneri al Comune senza far spendere un euro al Governo, anzi, che incassa. A Milano, secondo quanto registrato dall’Agenzia delle Entrate, le unità immobiliari residenziali ammontano a circa 820mila, di cui 700mi1a occupate dalle famiglie residenti. Secondo un dato Assoedilizia la consistenza dello stock immobiliare è di circa 260 milioni di metri cubi di volumi edilizi abitativi e accessori e 200 milioni di metri cubi di patrimonio produttivo, commerciale e di terziario. In sintesi possiamo come ordine di grandezza parlare di circa 70/80 mila situazioni edilizie interessate dalla normativa.

« La legge salva casa riguarda milioni di famiglie che per piccole difformità interne alle abitazioni, magari ereditate da nonni, genitori, precedenti proprietari e inquilini, non sono pienamente proprietari dei loro appartamenti, non lo possono vendere, non lo possono rogitare ha ribadito ieri Salvini -. Il ragionamento che abbiamo fatto è che piuttosto che abbattere, si va in comune, si paga ciò che si deve e si torna a poter vendere e acquistare, dal momento che si tratta di questioni interne che non creano problemi urbanistici o ambientali ».

In sintesi, la bozza della norma prevede la possibilità di sanare le difformità di natura formale, legate alle incertezze normative, le lievi modifiche interne ( come lo spostamento la creazione di pareti interne o soppalchi), la cancellazione del requisito della doppia conformità ( cioè il mancato rispetto delle norme vigenti all’ epoca dell’ intervento mentre quelle attuali lo avrebbero consentito ) per interventi che ora sarebbero legittimi e la regolarizzazione dei mutamenti di destinazione d’uso degli immobili purché si realizzi all’ interno di una delle ” categorie omogenee ” ( cioè residenziale, commerciale, agricola e produttiva). La norma sembra non intervenire sulla difformità che riguardino la volumetria e le dimensioni ( attualmente sono considerate irrilevanti solo le differenze tra progetto e costruito quando non superino il 2% ) ma per esempio consentirebbe di regolarizzare le insignificanti violazioni alle Superficie lorda di pavimento, che si realizzano con un soppalco.

« Si tratta di provvedimenti che vanno incontro a esigenze diffuse, prima tra tutte la necessità del rientro sul mercato di milioni di immobili attualmente bloccati proprio da piccole difformità spiega il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici la legge impone, infatti, la nullità dell’ atto di compravendita in assenza di permesso di costruire o della sanatoria ». In caso di irregolarità minori il notaio deve verificare che l’ acquirente dichiari di esserne a conoscenza ma anche in questo caso ottenere un mutuo può diventare molto difficile. « Tra i vantaggi si recuperano a ruolo economico (con un indotto relativo a manutenzione, pulizie, riqualificazione edilizia) e fiscale ( Iva su trasferimenti ed opere, registro sui trasferimenti, Irpef /Ires, addizionali etc. Sui redditi da vendita, locazione, attività di indotto edilizio ) immobili attualmente ” alla macchia “. Le risorse vanno quindi liberate per produrre ricchezza».

Per Federico Oriana, presidente ed ad dell’Associazione Nazionale tra le Società di Promozione e Sviluppo Immobiliare «si tratta di un meccanismo ” win win “: ci guadagna il Comune che incassa degli oneri, ci guadagna il proprietario che può sbloccare il proprio immobile. Non solo, il grosso problema a Milano è che il mercato immobiliare è paralizzato, con il risultato che si paralizza a catena il lavoro dei notai, degli agenti immobiliari, dell’ edilizia, ma contemporaneamente non si risponde all’ enorme bisogno abitativo di alloggi ».