Convegno “Design d’impresa. Tradizione e futuro”, organizzato da QN Economia nel corso della SETTIMANA DEL MOBILE

Giornali e imprese, una volta tanto insieme in modo virtuoso, al convegno “Design d’impresa. Tradizione e futuro”, organizzato da QN Economia.

La settimana del Salone del Mobile è uno degli appuntamenti più importante dell’anno per Milano ma anche per l’Italia. Per questo QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno hanno incontrato il 17 aprile, nella sede di Assolombarda, i protagonisti del design d’impresa per raccontare il settore in un momento le imprese del Made in Lombardia e del Made in Italy sono a un crocevia, fra necessità di valorizzare la tradizione dell’artigianalità più amata nel mondo e quella di inventare il futuro.
Il convegno è stato centrato sull’analisi delle più recenti evoluzioni nel campo di innovazione, tecnologia, sostenibilità e intelligenza artificiale, focalizzando l’attenzione su eleganza, gusto, capacità artigianale e bellezza. L’evento, cui è stato invitato il presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, è stato realizzato in collaborazione con Assolombarda e Luiss School of Government, con il sostegno di Gruppo Generali e Casartigiani e supportato da Porta Venezia Design District e rientra nel programma del Fuori Salone.

Dopo l’introduzione di Armando Stella (vice direttore di QN Il Giorno), cordinatore dell’evento, e il benvenuto di Alessandro Spada (presidente di Assolombarda), che ha sottolineato il tema della sostenibilità, Agnese Pini, direttrice QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Luce, ha avviato l’evenmto con l’intervista a Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo, Moda, Design, Marketing Territoriale e Grandi Eventi, e a Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance e componente del Consiglio della Camera di Commercio Milano, Lodi, Monza e Brianza. “Siamo entusiasti – detto Agnese Pini – di offrire un palcoscenico dove le idee possano fluire liberamente e ispirare il cambiamento e la crescita per un futuro imprenditoriale sempre più inclusivo e sostenibile”. Mentre Mazzali ha detto che “Il nostro patrimonio paesaggistico-culturale, i nostri siti Unesco, le nostre dimore storiche, i filari di vigneti, i nostri castelli, i nostri borghi più belli d’Italia, i laghi, le montagne e i nostri prodotti enogastronomici d’eccellenza siano l’ispirazione che dà origine a tanta capacità lombarda di creare ‘bellezza e bontà’.  Da qui nasce l’idea del nuovo brand ‘Lombardia Style’, un brand che racchiude quello stile lombardo che ogni giorno muove il “saper fare” dei lombardi nelle nostre 12 province e che esportiamo nel mondo, sia a livello di prodotto che di esperienza e ‘stile di vita”. Per De Albertis “La creatività italiana, specialmente quella lombarda e milanese, possa guidare il progresso dell’intero paese e non solo. Per questo motivo, il design, ma anche il tessile e la moda, sono settori cruciali per la nostra economia”.

È arrivato poi Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia, intervistato da Agnese Pini, che ha salutato la platea precisando che “La presenza della Lombardia nel successo di Milano è maggiore di quanto si possa credere: Milano è Milano perché inserita nel tessuto della Lombardia, intriso di eccellenze”.

Il primo dei panel previsti ha visto Claudia Bugno (Senior Fellow Luiss School of Government) e Stefania Saini  (Centro Studi Assolombarda) che, moderate da Armando Stella, hanno approfondito lo scenario del settore. Saini ha ricordato che “Le nostre imprese, negli ultimi cinque anni, hanno subito shock straordinari, dalla pandemia alle guerre, con effetti profondissimi sulle imprese: è un mondo in cui la geopolitica è entrata in fabbrica”. Bugno ha segnalato che “L’Italia ha introdotto diverse misure, tra cui il Golden Power e l’istituzione di fondi. Persiste però la difficoltà di cogliere in pieno le nuove misure specialmente per le aziende piccole e micro, che rappresentano la maggior parte delle imprese del nostro Made in Italy”.

Al secondo panel, “Il Made in Italy e l’internazionalizzazione”, hanno partecipato Alessio Elli,founder e ceo di Elli, e Paolo Riccò, Production Director Passoni Titanio, intervistati da Sandro Neri,responsabile di QN Economia. Riccò ha inquadrato il problema della competitività con i grandi marchi asiatici: “Noi leghiamo la parte tecnica con quella di design, il nostro cliente vuole una bicicletta personalizzata e ognuna è diversa dall’altra. In questo modo ogni prodotto è unico e diverso”. Elli, parlando della sua star up, ha detto che “Viviamo l’innovazione trasformando la plastica in una risorsa, cioè trasformandola in arredi grazie alla stampate 3D.”

Con l’ultimo panel “Voci e progetti. Formazione dei professionisti del design”, la parola è tornata alla direttrice Pini, che ha incontrato Luciano Caspani, presidente Gruppo Design e Arredo Assolombarda, Mariano Chernicoff, docente alla Scuola del Design del Politecnico di Milano e Luigi Mettica, direttore della filiera formativa Legno-Arredo all’Artwood Academy, per parlare di progetti, formazione e futuro. Per Caspani “La formazione assume un ruolo cruciale: occorre avvicinare, sempre di più, i giovani alle professionalità del legno arredo. Saranno loro, d’altra parte, a propagare nel tempo una grande tradizione tutta italiana, che trae origine del nostro distretto”.  Mettica ha sottolineato l’evoluzione dell’artigiano, ormai 4.0: “Grazie ad Assolombarda, che ha inserito le imprese in un circolo virtuoso tra mondo dell’alta formazione e mondo dell’Università rendendo possibile comprendersi a vicenda”. Per Chernikoff “Per chi è nel mondo della formazione universitaria il timore è di restare nel percorso teorico ma quando è offerta la possibilità di confrontarsi gli studenti il percorso diventa di grande stimolo per tutti”

Fonte: Colombo Clerici

Premio Internazionale Antonio Mormone.

I semifinalisti

II edizione dedicata al violino

Con il Patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano in collaborazione con Teatro alla Scala e Conservatorio di Milano

ASSOEDILIZIA informa

Fonte: Colombo Clerici

Sono stati annunciati nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo a Milano nella sede della delegazione Lombarda del Sovrano militare ordine di Malta, i nomi dei dieci giovani musicisti che accedono alle fasi semifinali della seconda edizione del Premio Internazionale Antonio Mormone dedicato al violino.

Fra le personalità presenti, il presidente di Assoedilizia e della Associazione Amici di Milano, che conferisce il secondo premio, Achille Colombo Clerici, Niccolò d’ Aquino di Caramanico Delegato Lombardia Ordine di Malta, Enrica Ciccarelli Mormone Presidente della Società dei Concerti, Edoardo Zosi direttore artistico del Premio Mormone, Massimiliano Baggio, direttore del Conservatorio di Milano, Francesca Russo, assessore alla cultura Regione Lombardia ( in videomessaggio ), Daniele Borniquez Responsabile dipartimento musica dell’ Accademia alla Scala

Le iscrizioni si erano concluse il 1° gennaio 2024 e 51 giovani violinisti ( 14 italiani ) provenienti da 19 Paesi, hanno inviato la propria candidatura per partecipare alle selezioni. 32 ragazze, 19 ragazzi, un’età media di 23 anni, le scuole di provenienza tra le più prestigiose al mondo: Juilliard School di New York, Curtis Institute di Philadelphia, Boston New England Conservatory, Queen Elisabeth Music Chapel, Kronberg Academy, Accademia Stauffer, Accademia Chigiana, London Royal College of Music, Yale School of Music, Hochschule für Musik Hanns Eisler Berlin, Università di Vienna.

Il Premio, organizzato dalla Fondazione La Società dei Concerti è un progetto ambizioso, la cui formula innovativa è il punto vincente: i giovani artisti verranno giudicati “ sul campo ”, ovvero direttamente in sede di concerto e nell’arco di diversi mesi. Enrica Ciccarelli, ideatrice del Premio: “ Già dalla prima edizione è stata da subito chiara la grandissima opportunità che rappresenta il Premio per i giovani musicisti in carriera. Ying Li, la vincitrice della prima edizione, dal 2021 a oggi ha tenuto oltre 50 concerti in Italia, ha debuttato nelle grandi capitali mondiali e ha intrapreso un cammino concertistico internazionale importante. Sono felice che, anche per la seconda edizione, molti vincitori di importanti concorsi internazionali abbiano deciso di competere. Questo anche grazie agli attestati di stima da parte di numerosi artisti, diventati nostri ambasciatori nel mondo, che hanno supportato e supportano il Premio con sentimenti di stima e riconoscenza per Antonio Mormone; in primis, il Maestro Evgeny Kissin. ”

Il Premio Mormone terminerà nel giugno 2025 con la finalissima con orchestra al Teatro alla Scala. Da oggi e fino a marzo 2025 entra dunque nel vivo con le semifinali: concerti in Italia e all’estero, giurati in incognito, collaborazioni con numerose partner e realtà del territorio, interviste curate dai ragazzi degli istituti scolastici lombardi, votazioni di gradimento del pubblico. In un mondo in cui le esibizioni dal vivo sono sempre più al centro dell’ esperienza musicale, l’agilità tecnica e il carisma artistico saranno in egual misura oggetto di considerazione.

La giuria che ha selezionato i dieci semifinalisti era composta da Yumi Arata, Giappone; Enrica Ciccarelli, Italia; Mark Gothoni, Finlandia; Anna Tifu, Italia/Romania; Edoardo Zosi, Italia.

I dieci violinisti ammessi alla semifinale sono: ( in ordine alfabetico )

Angela Chan, Hong Kong – 1997 Elli Choi, USA – 2001
Emmanuel Coppey, Francia – 1999 Hawijch Elders, Olanda – 1998 Anna Im, Korea – 1997 Amia Janicki, Svizzera – 1997
Jeun Jeong, Korea – 1996
Cosima Soulez Larivière, Francia/Olanda – 1996 Emma Meinrenken, Germania/Canada – 1999 Vikram Francesco Sedona, Italia – 2000

2 ragazzi, 8 ragazze, 7 Paesi rappresentati ( 1 italiano ).

“ Sono particolarmente soddisfatto dell ’altissimo livello dei candidati ”, conclude Edoardo Zosi cui è stata affidata la direzione artistica della seconda edizione. “ Sono felice che giovani colleghi abbiano saputo cogliere il senso del Premio. Come per la prima edizione, sarà un concorso che si articola in un periodo di tempo particolarmente lungo, e ogni candidato sarà seguito con attenzione e costanza. Sento una grande responsabilità: dei giovani ragazzi si affidano al nostro giudizio e ci chiedono di determinare il loro futuro. Ecco quindi che intraprendiamo questo percorso alla ricerca di un virtuoso, nella sua accezione più pura: non funambolo, bensì portatore di virtù. ”

SENZA DI TE NON SI PUO’ FARE

Maria Rachele Ruiu I Pro Vita & Famiglia Onlus

Buonasera Cari Simpatizzanti,

Ciao riccardo, immagino tu abbia saputo: il Parlamento europeo ha approvato una mozione che auspica che l’aborto – la soppressione  del più innocente degli esseri umani – sia considerato un “diritto e valore” su cui fondare la società. La notizia mi ha turbato molto, per questo ieri ho deciso di andare al parco con i miei figli (che sono motivo ma anche motore del mio impegno). Avevo bisogno di farmi ricaricare dalla loro gioiosa vitalità, guardandoli giocare con i loro amici.  E mentre ero lì che li guardavo sorridere, ho realizzato una cosa importante: notizie come questa sono inquietanti, ma non devono e non possono essere motivo di resa.  Guardando i loro sorrisi mi sono ripetuta queste stesse parole che ora rivolgo a te riccardo: VIETATO DISPERARE! Di fronte a al bombardamento di coloro che vorrebbero imporci l’eutanasia, l’ideologia gender, l’utero in affitto e la pornificazione della sessualità, di fronte a coloro che vogliono venderci l’uccisione del più indifeso degli esseri umani come “valore” e come strumento di liberazione delle donne, È URGENTE moltiplicare gli sforzi per una testimonianza potente e sempre più credibile. Ecco perchè, riccardo, quest’anno più che mai è un imperativo morale partecipare alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA VITA! ATTENZIONE: contrariamente alle precedenti comunicazioni, la Manifestazione si terrà sabato 22 GIUGNO 2024. Sfileremo insieme: nonni, mamme, papà, figli, nipoti e zii, per testimoniare con gioia la bellezza e la dignità di ogni vita umana!  Abbiamo poco più di due mesi, riccardo, e la riuscita dell’evento è nelle tue mani.  Segnati subito la data nel calendario (sabato 22 giugno 2024, ore 14!), inizia da subito ad organizzare il viaggio per Roma ma soprattutto diventa ambasciatore della Vita: avvisa tutti i tuoi amici e oltre, e diffondi la locandina della manifestazione ovunque! Sì riccardo, è vero: l’attacco che quotidianamente vita, famiglia e libertà ricevono è agghiacciante, ma proprio per questo la nostra risposta non può che essere una manifestazione oceanica. Insieme, ricorderemo alla società che il concepito è uno di noi, un prezioso essere umano unico irripetibile, a cui non possiamo nè vogliamo rinunciare: l’aborto è una forma intollerabile di omicidio legalizzato (altro che “valore” positivo da inserire nella Carte dei diritti fondamentali europea) che abbandona le donne alla solitudine, al dolore, e alla sconfitta! Insieme, quindi, sosterremo un urgente stanziamento di fondi per sostenere la natalità ed evitare che le mamme siano costrette o indotte ad abortire, per assenza di alternative concrete. Insieme chiederemo che la famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, custode della vita nascente, sia privilegiata, con speciali previsioni di natura sociale, economica e fiscale, anche in ragione del numero di figli!  Respingeremo con determinazione i nuovi tentativi di legalizzare il suicidio assistito e l’eutanasia, difenderemo i nostri figli dalle ideologie mortifere, e insisteremo perchè l’utero in affitto sia reato anche quando commesso fuori dall’Italia, così come qualsiasi mercificazione dell’uomo.  Insieme testimonieremo che è possibile accogliere e farsi stupire dalla vita, anche nelle difficoltà!  Già lo scorso anno abbiamo invaso Roma con un vento di Speranza! Non c’eri? Clicca sull’immagine e guarda che meraviglia! E quest’anno, riccardo, è urgente più che mai non solo replicare il successo dello scorso anno, ma raddoppiarlo!  “SI PUÒ FARE” diceva un famoso film!  Sì, riccardo, si può fare, ma non senza di te.  Senza di te, ogni mio impegno, così come quello di Jacopo, di Toni, di Francesca, di portare la tua voce nelle tv, ai convegni, nelle radio, nei palazzi della politica, rischia di essere inutile.  Abbiamo bisogno di una testimonianza esplosiva, credibile, piena di volti, sorrisi, storie!  Abbiamo bisogno di te: ci sono cose che solo tu puoi fare, parole che solo tu puoi dire, persone che solo tu puoi amare, in un modo unico e irripetibile… e alla Manifestazione Nazionale per la Vita c’è un posto che solo tu puoi occupare! Perché il male trionfi, è sufficiente che i buoni rinuncino ad agire, e noi non possiamo, né vogliamo permetterlo! La tua presenza sarà la scintilla per far divampare la Speranza.  Puoi iniziare da subito: spargi la voce in famiglia, a lavoro, in parrocchia e negli altri ambienti; fai segnare a tutti la data in agenda; iniziate a prenotare i biglietti del treno o ad organizzare pullman! Insomma, non abbiamo scuse: ci vediamo il 22 Giugno! Io naturalmente ci sarò con tutta la mia famiglia e spero con tutto il cuore di incontrarti lì: è un’occasione privilegiata per conoscerci dal vivo e salutarci!  I miei figli chiamano questo appuntamento “la festa dei bambini gigantesca”. E sì, te lo prometto: stiamo migliorando molti aspetti perché sia una festa ancora più indimenticabile dell’ultima! Sarà un momento unico, te lo assicuro, durante il quale ci prenderemo cura anche delle esigenze dei più piccoli e dei più fragili!  Una festa per tutti, nessuno escluso!

Ci vediamo Sabato 22 Giugno a Roma: Manifestazione Nazionale per la Vita: scegliAMOlaVita! Ricorda: solo tu puoi invitare quel gruppo di persone, solo tu puoi occupare quel posto nel corteo!  Solo insieme possiamo davvero fare la differenza. Solo Insieme Possiamo far divampare la Speranza! Conto personalmente su di te! Un carissimo abbraccio,   Maria Rachele Ruiu
Portavoce
Pro Vita & Famiglia Onlus P.S: segnati subito la nuova data della Manifestazione Nazionale per la Vita sul tuo calendario: SABATO 22 GIUGNO 2024. E mi raccomando, spargi la voce! IL TUO 5 PER MILLE? A PRO VITA & FAMIGLIA ONLUS! Trasforma la cultura della vita e della famiglia in azione con il tuo 5 PER MILLE! Donalo a Pro Vita & Famiglia Onlus per difendere la vita dal concepimento alla morte naturale e per fermare il gender nelle scuole! È un gesto semplice e gratuito: basta indicare nella dichiarazione dei redditi il Codice Fiscale: 94040860226

CASA CTTTA’ SOCIETA’

Bene la sanatoria. Ora nuove regolarizzazioni e silenzio/assenso

Nel “salva-casa” il recupero economico degli immobili esclusi dal mercato, con vantaggi per tutti

Di Achille Colombo Clerici

Un provvedimento su cui si stanno costruendo grandi aspettative, ma che va considerato positivamente: Il “salvacase” o “piano casa” del Ministero per le Infrastrutture prevede una sanatoria delle irregolarità edilizie (solo a Milano si possono ipotizzare 70-80mila situazioni interessate). In sintesi, la bozza prevede: la sanatoria delle difformità di natura formale, legate alle incertezze normative; la possibilità di regolarizzare lievi modifiche interne (come lo spostamento la creazione di pareti interne o soppalchi); la cancellazione del famigerato requisito della doppia conformità (cioè mancato rispetto delle norme vigenti all’epoca dell’intervento mentre quelle attuali lo avrebbero consentito) per interventi che ora sarebbero legittimi; infine, rendere legittimi i mutamenti di destinazione d’uso degli immobili all’intero di una delle “categorie omogenee” (cioè residenziale, commerciale, agricola e produttiva).

Si tratta quindi certamente di provvedimenti che vanno incontro a esigenze diffuse, prima tra tutte la necessità del rientro sul mercato di milioni di immobili attualmente bloccati proprio da piccole difformità, che sono di ostacolo alla stipula di atti di compravendita ed alla concessione di mutui edilizi. Ma soprattutto va messa in rilievo la virtuosità sociale ed economico/fiscale che ne deriva complessivamente: senza oneri per l’Erario, si recuperano a ruolo economico (con un indotto relativo a manutenzione, pulizie, assunzioni di portieri, opere riqualificazione edilizia, ) e fiscale (Iva su trasferimenti ed opere,  registro sui trasferimenti , Irpef/Ires, addizionali etc. sui redditi da vendita, locazione, attività di indotto edilizio) immobili attualmente “alla macchia”. Le risorse vanno quindi liberate (secondo il virtuoso criterio di saggia amministrazione pubblica) per produrre ricchezza e, anzi, all’interno del volume edilizio dovrebbero esser consentite tutte le regolarizzazioni.

Andrebbe considerata anche l’esigenza di introdurre, per le richieste di parere della Commissione paesaggistica regionale, laddove ci si trovi in presenza del vincolo, una forma di silenzio assenso (90/120 giorni) per tutti i casi di minor rilevanza

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BANCA D’ITALIA CONVEGNO Case green, come finanziare la transizione green

Info Colombo Clerici

Case green, come finanziare la transizione?

Alla Banca d’Italia confronto di idee tra principi Onu e situazione reale

ASSOEDILIZIA informa

di Saverio Fossati

Transizione green alla prova dei conti: Banca d’ Italia ha organizzato, l’11 aprile, il convegno “ UN Principles for Green Financing for Sustainable Real Estate, Infrastructure and Urban Transformation Projects ”, presso la Sala Convegni della Sede di Milano, moderato da Luca Bianchi ( Vice Direttore della Sede di Milano – Banca d’ Italia ). Il nodo affrontato è quello del reperimento dei 570 miliardi per attuare la complessa operazione della transizione verde degli immobili, quando l’ orientamento di Ue e Stati membri non sembra essere quello di accollare alle finanze pubbliche l’ enorme spesa, visto anche l’ esito poco efficace del superbonus.

Dopo l’ apertura dei lavori di Giorgio Gobbi ( Direttore della Sede di Milano – Banca d’ Italia ) e i saluti istituzionali di Paolo Angelini ( Vice Direttore Generale – Banca d’ Italia) e Paola Deda ( Direttrice Divisione Foreste, Territorio e Abitazioni – UNECE ), che ha precisato come “ Non va messa al centro al tecnologia ma l’ uomo. Ci sono molte residenze non occupate: si costruiscono nuovi edifici con la scusa che siano “ climate neutralconsumando territorio

Sono quindi stati presentati i “ Principi ” Onu sulle case green a cura di Giampiero Bambagioni ( Vicepresidente Comitato UNECE per lo sviluppo urbano, l’ edilizia abitativa e la gestione del territorio ): il “ green financing ”, ha spiegato Bambagioni, è un prestito o un investimento che sostiene attività rispettose dell’ ambiente, come l’ acquisto di beni e servizi rispettosi dell’ ambiente o la costruzione di infrastrutture rispettose dell’ ambiente. e comprende, ma non è limitato, gli aspetti ambientali ( inquinamento, emissioni di gas serra, biodiversità, problemi di qualità dell’ acqua o dell’ aria ) e quelli legati al cambiamento climatico ( efficienza energetica, energie rinnovabili, prevenzione e mitigazione del cambiamento climatico connesso a eventi gravi ).

I principi enunciati dall’ Onu, riassunti da Bambagioni,  iniziano dai fornitori di capitale pubblico e privato, che dovranno impegnarsi attivamente nella pianificazione delle infrastrutture e nella loro costruzione in collaborazione con governi, urbanisti, sviluppatori, imprese di costruzione, altri soggetti interessati nonché con le comunità locali interessate.

I governi dovrebbero promuovere, a livello nazionale e locale, una spesa pubblica efficiente e l’uso di strumenti finanziari pertinenti, compresa la tassazione, volti a ridurre le emissioni di carbonio, aumentare l’ efficienza energetica e la resilienza degli edifici e delle infrastrutture ai cambiamenti climatici e alle catastrofi naturali. E promuovere lo sviluppo e l’introduzione di strumenti innovativi che consentano a tutti gli attori, compresi gli abitanti, del sistema economico, di contribuire con le risorse a loro disposizione allo sviluppo verde delle aree urbane.

Le autorità nazionali e sovranazionali sviluppano norme che stabiliscono un quadro trasparente e competitivo per il coinvolgimento di fornitori di capitale privati ​​nel finanziamento di progetti verdi urbani. I governi e le organizzazioni internazionali devono adottare misure per sviluppare meccanismi finanziari e normativi volti a garantire la stabilità a lungo termine dei flussi di capitale pubblico e privato diretti verso iniziative abitative, edilizie e di infrastrutture verdi per garantire il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, anche in tempi di recessione.

È poi seguita la tavola rotonda dedicata al green financing nel settore immobiliare e infrastrutturale in Italia, che si è aperta con l’ intervento di Gabriele Bisio ( Vicepresidente Assimpredil Ance Milano ). Bisio ha dato un giudizio piuttosto preoccupato degli effetti del superbonus, che a fronte di 120 miliardi di carico erariale ha prodotto una percentuale del 4% di case riqualificate: “ Forse non tutti nell’ Ance sono del mio parere ma il superbonus non ha avuto un effetto positivo ”. E rispondendo a una domanda del moderatore su come incentivare gli interventi ha detto che ” La priorità deve essere per i giovani e gli incentivi devono essere stabili, perché oggi ci si perde tra una finanziaria e l’ altra ”.

Il quadro dato da Fulvio Di Gilio ( Assoimmobiliare ) è articolato: “ Non tutti gli operatori sono molto partecipi, ha detto Di Gilio, ci sono perplessità sui rendimenti attesi e la normativa rende tutto molto difficile. I finanziatori alternativi sono ancora opportunistici a fronte di un orientamento positivo degli investitori tradizionali: Attualmente siamo in presenza di 1,1 bl finanziamenti definibili come green ”. Un aiuto, ha poi aggiunto Di Gilio, dovrebbe venire dall’ accesso alle banche dati sui consumi energetici per poter ragionare sui consumi reali degli edifici: “ Ci sono conduttori che tengono aperto il riscaldamento h24 e quindi i consumi non dipendono sempre dalle caratteristiche costruttive ”.

Anna Gervasoni ( Direttrice Generale AIFI ) ha esordito ricordando che “ Vivo in una casa che per essere riqualificata andrebbe abbattuta ma building, real estate e housing sono temi che riguardano da vicino la finanza. Si tratta di ripensare a tutto il sistema delle infrastrutture al servizio delle città, mettendo cioè tantissimi soldi sul tavolo e parlare con chi rigenera le areee urbane. Per non parale delle innovazioni, sia come tecnologie che come servizi. Tutto questo mondo quanto costerà? Forse non basteranno neppure quelli ipotizzati di 570 bl ”. Ma nel mondo della finanza stanno emergendo dati incoraggianti: si stanno spostando gli investimenti di venture capital in Italia ed è emerso che la direzione è verso imprese della green transition, ha detto Gervasoni. Il mondo del private equity europeo si sta muovendo nella stessa direzione, verso imprese che per la loro attività ( cioè che producono beni come caldaie, con forti investimenti tecnologici e di innovazione ) agiscono in quel senso, e hanno bisogno di soldi ma hanno anche gli strumenti per dimostrare la validità delle loro scelta. Poi c’ è il mondo dei fondi infrastrutturali che investono in Europa: ( i maggiori sono Usa, solo questi con 170 bl, e Canada ):  i capitali privati possono essere uniti a quelli pubblici rispettando i fini pubblici e quelli dei rendimenti:è la privat-public partnership, che ora ha un appeal prima sconosciuto, raddoppiato dal 2022.

Angelo Peppetti ( ABI ) ha illustrato i risultati degli incontri con le associazioni dei consumatori e la gestazione della Direttiva Ue sulle case green. E ha segnalato l’ importanza delle informazioni da fornire ai proprietari, anche per far capire come si incrementi il valore dell’immobile. Nella direttiva si parla della necessità di incentivare le banche a migliorare i finanziamenti, scoraggiando quelli su immobili “ brown ” ma sono stati eliminati gli obiettivi cronologici per ciascun immobile, mentre ora si parla di obiettivi generali per ciascuno Stato membro sino alla zero emission entro il 2050 e che coinvolga almeno il 55% degli edifici peggiori.

Si invitano gli Stati membri a individuare incentivi e la “ eliminazione delle barriere che impediscono l’ accesso alle informazioni ”. Ora si registra una spinta dell’offerta verso i mutui green, soprattutto nell’acquisto del nuovo, mentre è più difficile fare mutui su case da riqualificare e sulle quali spesso c’ è già un altro mutuo. Bisogna pensare, ha spiegato Peppetti, a bonus fiscali come partecipazione ai finanziamenti in conto capitale, magari ai meno abbienti.

Fonte: Achille Colombo Clerici

Intervista de “Il Giornale” al presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici sulle norme del piano Salva Casa 

Info: Achille Colombp

Il salva-casa del governo aiuterà Sala e i milanesi. Sono 80mila le piccole irregolarità che si potrebbero sanare in città Nel testo anche norme per sbloccare l’ urbanistica dopo le inchieste

E Sono circa 80mila i casi di irregolarità edilizie solo in città che potrebbero essere interessate dal Piano « salva-casa » del ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. Si tratta di piccole irregolarità interne, che se sanate potrebbero sbloccare il mercato immobiliare con una ventata di ossigeno per tutta la filiera e per le casse dell’ amministrazione. Così sempre nel Piano dovrebbero venire inserite delle norme per risolvere la paralisi urbanistica legata alle inchieste giudiziarie partite su tre casi di presunti abusi edilizi.

di Marta Bravi a pagina 3

LA LEGGE DEL GOVERNO DA APPROVARE A FINE MESE Piano Salva-casa, 80mila interventi Tante, per Assoedilizia, le irregolarità interne che potrebbero essere sanate a Milano.

di Marta Bravi.

Dovrebbe venire approvato entro fine mese il piano « Salva casa » ha annunciato ieri il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. Un piano che potrebbe sbloccare il mercato immobiliare della città, facendo incassare oneri al Comune senza far spendere un euro al Governo, anzi, che incassa. A Milano, secondo quanto registrato dall’Agenzia delle Entrate, le unità immobiliari residenziali ammontano a circa 820mila, di cui 700mi1a occupate dalle famiglie residenti. Secondo un dato Assoedilizia la consistenza dello stock immobiliare è di circa 260 milioni di metri cubi di volumi edilizi abitativi e accessori e 200 milioni di metri cubi di patrimonio produttivo, commerciale e di terziario. In sintesi possiamo come ordine di grandezza parlare di circa 70/80 mila situazioni edilizie interessate dalla normativa.

« La legge salva casa riguarda milioni di famiglie che per piccole difformità interne alle abitazioni, magari ereditate da nonni, genitori, precedenti proprietari e inquilini, non sono pienamente proprietari dei loro appartamenti, non lo possono vendere, non lo possono rogitare ha ribadito ieri Salvini -. Il ragionamento che abbiamo fatto è che piuttosto che abbattere, si va in comune, si paga ciò che si deve e si torna a poter vendere e acquistare, dal momento che si tratta di questioni interne che non creano problemi urbanistici o ambientali ».

In sintesi, la bozza della norma prevede la possibilità di sanare le difformità di natura formale, legate alle incertezze normative, le lievi modifiche interne ( come lo spostamento la creazione di pareti interne o soppalchi), la cancellazione del requisito della doppia conformità ( cioè il mancato rispetto delle norme vigenti all’ epoca dell’ intervento mentre quelle attuali lo avrebbero consentito ) per interventi che ora sarebbero legittimi e la regolarizzazione dei mutamenti di destinazione d’uso degli immobili purché si realizzi all’ interno di una delle ” categorie omogenee ” ( cioè residenziale, commerciale, agricola e produttiva). La norma sembra non intervenire sulla difformità che riguardino la volumetria e le dimensioni ( attualmente sono considerate irrilevanti solo le differenze tra progetto e costruito quando non superino il 2% ) ma per esempio consentirebbe di regolarizzare le insignificanti violazioni alle Superficie lorda di pavimento, che si realizzano con un soppalco.

« Si tratta di provvedimenti che vanno incontro a esigenze diffuse, prima tra tutte la necessità del rientro sul mercato di milioni di immobili attualmente bloccati proprio da piccole difformità spiega il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici la legge impone, infatti, la nullità dell’ atto di compravendita in assenza di permesso di costruire o della sanatoria ». In caso di irregolarità minori il notaio deve verificare che l’ acquirente dichiari di esserne a conoscenza ma anche in questo caso ottenere un mutuo può diventare molto difficile. « Tra i vantaggi si recuperano a ruolo economico (con un indotto relativo a manutenzione, pulizie, riqualificazione edilizia) e fiscale ( Iva su trasferimenti ed opere, registro sui trasferimenti, Irpef /Ires, addizionali etc. Sui redditi da vendita, locazione, attività di indotto edilizio ) immobili attualmente ” alla macchia “. Le risorse vanno quindi liberate per produrre ricchezza».

Per Federico Oriana, presidente ed ad dell’Associazione Nazionale tra le Società di Promozione e Sviluppo Immobiliare «si tratta di un meccanismo ” win win “: ci guadagna il Comune che incassa degli oneri, ci guadagna il proprietario che può sbloccare il proprio immobile. Non solo, il grosso problema a Milano è che il mercato immobiliare è paralizzato, con il risultato che si paralizza a catena il lavoro dei notai, degli agenti immobiliari, dell’ edilizia, ma contemporaneamente non si risponde all’ enorme bisogno abitativo di alloggi ».

Dibattito sull’Europa a Milano Vapore a “PARLIAMO DI UNIONE EUROPEA”

Da Milano un esempio per l’Europa: solidarietà, inclusività e pragmatismo sono le anime della città

Al convegno di Milano Vapore professionisti, associazioni e politica fanno il punto sullo “stile Milano”

Di Saverio Fossati

L’ Europa ha molti candidati e poche proposte di idee: questo il tema del convegno “ Parlando di Europa ”, svoltosi a Milano il 6 aprile e organizzato dall’ Associazione Milano Vapore.
Giampaolo Berni Ferretti, presidente dell’ Associazione e moderatore dell’ incontro, ha introdotto il dibattito: “ Nella giostra dei candidati – ha detto – sembriamo i soli a parlare di idee. Ma tra Milano e l’ Europa c’ è un rapporto antico ”. La parola è subito passata a Gabriele Albertini, sindaco di Milano dal 1997 al 2006: “ Milano, capitale dell’ impero con Diocleziano, l’ epopea di Ludovico il Moro, Leonardo… molti altri milanesi per scelta, come Verdi, hanno trovato lo spazio per esprimersi. Come Sant’ Ambrogio, nato in Germania. Noi milanesi siamo un po’ diversi da altri nostri concittadini italiani, anche per merito della posizione geografica, al centro di una pianura. Ma quale è il momento in cui il Risorgimento si afferma non solo nelle élite culturali e carbonare?  Le Cinque Giornate di Milano, da lì comincia l’ epopea milanese, nazionale ed europea. È da quel momento in avanti che la dimensione sociale e umanitaria diventa il prodotto del fermento che va di pari passo con lo sviluppo industriale ed economico. Tutto questo è molto europeo, anzi mitteleuropeo, come intendeva Maria Teresa d’ Austria ”.


La nostra capacità di accogliere e capire il nuovo fa della nostra città la più italiana d’Italia, ha detto Albertini, e l’ accoglienza che c’ è  stata a Milano all’ emigrazione non c’è stata da nessuna parte: “ Oggi Milano è quella che vedete, dei grattacieli e della rigenerazione urbana, con 40 miliardi di investimenti dal mondo, e senza avvisi di garanzia,  a City Life ci sono tre torri progettati e realizzati da architetti provenienti da  tre diverse culture: giapponese, statunitense di origine polacco-ebrea, musulmana naturalizzata britannica. Per tutto questo Milano è la città più europea d’ Italia e progredirà solo se conserverà la sua identità ”.

Agostino La Lumia, presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano, si sente uno di quei milanesi d’ adozione che qui hanno trovato la loro strada: “ Sono palermitano e sono l’esempio del fatto che Milano consente ampi spazi a chi arriva con valori, voglia di fare e capacità di stare in questo contesto. Milano è l’ unico foro in Italia che continua a crescere nei numeri: ogni anno circa mille nuovi avvocati ma è attrattiva anche nei confronti di avvocati che vengono da altri fori. E alle cerimonia di impegno solenne la percentuale di donne è ornai il 60-70 per cento ”. Non esiste in Italia, ha detto La Lumia, una realtà così composita ma al tempo stesso amalgamata. Ma il dato che la differenzia è la capacità di tutti di un equilibrio tra fattori economici e solidarietà, tra apertura e valorizzazione del merito, tra chi ha di più echi ha dimeno, con la capacità di essere solidali e di valorizzare il merito dando a ciascuno le stesse condizioni di partenza. Parlando della professione forense, La Lumia ha detto che “ Oggi la professione forense è già molto diversa da 15 anni fa: vuol dire essere capaci di interpretare le istanza della società e di mettere i piedi fuori dai con fini nazionali. E questa proiezione verso l’ Europa è fondamentale: il futuro Parlamento deve superare le dinamiche un po’ ingessate che non consentono all’Europa di essere un partner all’altezza delle grandi potenze”.

Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia, ha sottolineato che in Italia si parla molto poco dell’Europa e, soprattutto, c’è una scarsa conoscenza della questione europea: “ Milano è la città vocata a parlare dell’Europa: se guardiamo alla sua storia, la nostra città dal 2000 in poi ha attraversato un passaggio epocale, cambiando volto e anima, da città fordista connotata dal grigiore, è passata a essere ricca di coloriture dal punto di vista sociale, artistico e culturale ma anche competitiva e attrattiva dal punto di vista economico ”. Milano si trova a confrontarsi con l realtà cittadine competitrici a livello internazionale e in particolare europeo; dalla questione europea dipende il futuro di questa città. “ La spinta deriva dalla sua cultura, di cui ci avevano parlato Giorgio Rumi e Montanelli: la milanesità è un pragmatismo operoso perfettamente in linea con quello che è il fattore ispiratore della politica europea, il senso del risultato, dell’ achievement. La stessa Commissione ha parlato nel 2023, nel documento sulla Giustizia, di Europa dei risultati” e Milano è sulla linea del risultato, dallo sviluppo economico al compito di sostenere il sistema fiscale e finanziario del Paese ”.


Ma quanto l’ Europa ci assiste e favorisce? Si è chiesto Colombo Clerici. “ Ci sono situazioni distorte e distorcenti, come l’ assegnazione della sede dell’Ema ad Amsterdam invece che a Milano, una cosa vergognosa dal punto di vista economico, morale, e dell’ etica politica. Il Qatargate ha poi fatto emergere la lacuna rappresentata dalla mancanza di una giurisdizione penale unionale (accompagnata dalla extraterritorialità) per reati compiuti da esponenti e funzionari europei nell’esercizio delle funzioni: per cui il contenzioso finisce solo davanti alla magistratura belga.

Su altro versante va detto che le decisioni vengono prese sulla base degli interessi configgenti: lo stesso Prodi ha ammesso che il graduale spostamento del potere decisionale dalla Commissione al Consiglio Europeo ha portato a snaturare gli equilibri.

Claudio Biscaretti di Ruffia, docente all’ Università di Milano Bicocca e presidente della Federazione nazionale della Proprietà Fondiaria, ha parlato dell’ esperienza dello studio legale internazionale di cui fa parte: “ Sono venuti a Milano, non in Italia: gli americani non sanno nulla delle elezioni europee e dell’ Europa ma a loro interessa il business e lo vengono a fare a Milano ”. Ha poi analizzato il sistema elettorale europeo: “Non esiste una completa legge elettorale unica per tutti i Paesi; il sistema è proporzionale dappertutto ama in taluni Stati il collegio è unico e in Italia sono invece più di uno. Quindi, dato che il milanese è l’elettorato più numeroso, bisogna avere il voto dei milanesi. Differenziate anche le soglie d’accesso, dall’ 1,78% al nostro 4 per cento dei voti validi ”.


Biscaretti di Ruffia è poi passato alle previsioni: “ Ora eleggeremo 720 eurodeputati. Al Parlamento Ue i partiti non sono così compatti come in Italia. Ho fatto una prova: cosa accadrebbe se si votasse il 5 aprile: IL PP aumenterebbe i propri seggi da 172 a 175, i socialisti democratici ne perderebbero 7 e la maggioranza attuale resterebbe ma indebolita, a fronte di un rafforzamento della destra, i conservatori passerebbero da 64 a 76 seggi e anche il gruppo in cui si riconosce la Lega ma nella realtà non cambierà molto, anche se per la maggioranza sarà più difficile far approvare le norme ”.

Nel secondo giro di interventi Albertini, sollecitato da Berni Ferretti, ha elencati i buoni risultati di Milano realizzati nel suo doppio mandato: ” La centrale computerizzata per il controllo del traffico, con 23 milioni di contributi europei; tre depuratori; un termovalorizzatore; la cablatura della città che la ha portato al primo posto in Italia ( il valore dell’ immobile dotate della fibra ottica sale del 10 per cento ); il passante ferroviario, otto stazioni della metro; la cantierizzazione della linea 4, la rigenerazione urbanistica di oltre 11 milioni di aree dismesse con investimenti esteri senza che nessuno pensasse di dover attraversare aree oscure: e Hines mi disse che era proprio questa la motivazione del suo investimento di 2,5 miliardi ”.
La trasformazione del 2000 – ha spiegato Albertini – partiva dalle aree ex industriale, cioè da macerie che erano il quadruplo di  quelle della seconda guerra mondiale.

“ Quando Albertini ha iniziato il suo mandato – ha ripreso Colombo Clerici – eravamo appena usciti da Tangentopoli, con una città in piena stasi nei suoi nuclei attivi e produttivi, e la capacità di risorgere ha cancellato i segni del tempo, non così a Roma. Nel resto d’ Italia non si sono fatte operazioni come la nostra, con 11 milioni di metri quadrati, il 10% del territorio urbanizzato. Già nel dopoguerra abbiamo dovuto ricostruire 3mila edifici, ha ricordato Colombo Clerici. Che Milano sia una città-stato è testimoniato dal fatto che qui si trovano sempre le persone che occorre intercettare per operazioni economiche, artistiche o politiche. Ma se non vinciamo la battaglia con l’ Europa abbiamo le ali tarpate ”. L’ indotto delle istituzioni europee, ha precisato Colombo Clerici, è di miliardi all’anno a Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, ma da noi nulla, nessuna agenzia, solo quella di Parma, e quella dimezzata di Torino: mancano del tutto le funzioni istituzionali. E ha poi raccontato la vicenda dell’ Agenzia del farmaco: “ Dopo la Brexit a Londra c’ erano l’ Eba e l’ Ema, la prima è andata a Parigi senza discussione, per la seconda la Commissione era orientata per l’ assegnazione a Milano ma il voto è andato in parità e Amsterdam ha vinto per sorteggio. Tuttavia i dossier contenevano una precisa indicazione sulla sede: quella di Amsterdam ufficialmente era pronta mentre non era così e questo è un vizio nella decisione, assunta su un fatto erroneo, un eccesso di potere per sviamento. Così la Corte di Giustizia ha sentenziato che si trattava di una decisione politica e come tale sottratta alla giurisdizione, il che evidenzia una grave lacuna giuridica ”. Altro che basi giuridiche e democratiche dell’ EU, come pretende di sostenere la Commissione.

Albertini ha richiamato il pragmatismo milanese, la propensione al lavoro e la capacità di superare le difficoltà, tanto più se saprà sempre essere se stessa: “ Se andate al Famedio vedrete che la maggior parte dei milanesi illustri non è nato a Milano!”. Mentre La Lumia ha ripreso con una frase di Renan: “ L’ identità di una nazione ha bisogno di una forte dose di memoria ma anche di una forte dose di oblio, essere cioè capaci di proiettarci verso un futuro che vedo luminoso. Mi sento un euro ottimista ma credo che Milano va evitato che vi sia un nucleo forte e progredito e una periferia senza le stesse potenzialità. Ma dobbiamo evitare di correre il rischio che la solidarietà venga meno, mettendo in primo piano i valori di solidarietà e accoglienza, che poi producono vantaggi per tutti. Questo è il modello Milano ”.
Biscaretti di Ruffia ha richiamato l’ attenzione sulla possibilità che gli studenti fuori sede possano votare qui e ha sottolineato l’ internazionalizzazione della città: “ In un recente viaggio Norvegia e Danimarca non ho pagato un centesimo in contanti e ogni indicazione è anche in inglese, tutto questo deve avvenire anche da noi. Chi viene da noi a studiare o fare business deve trovare corsi in inglese possibilità di muoversi con indicazioni in inglese ”.
“ L’ Unione, ha ripreso Colombo Clerici – si basa su diverse anime e questo andrebbe superato. Come non avvenne quando si dovevano identificare i caratteri identitari comuni e condivisi, basati su valori e principi: il che non accadde quando si parlò della Costituzione europea, con centinaia di riunioni per cinque anni, ( ricordiamo anche la mancanza del riferimento alle radici giudaico-cristiane ). Allora, il trattato che aveva adottato la Costituzione in Italia è stato ratificato immediatamente ma inutilmente, dato che i referendum in Francia e Olanda la hanno bocciata. E ciò che rimane sono solo gli interessi finanziari dell’ UE ( codificati con l’ istituzione dell’ EPPO nel 2021 ): quindi l’ antagonismo tra Stati membri e tra Stati e Ue, in quanto mancano ancora i caratteri identitari forti ”.

C’ è dunque una istanza etico politica cui bisogna dare risposta, colmando queste lacune nell’ assetto istituzionale dell’ Unione se si vuole che questa sia, come pretende la Commissione Europea, uno Stato di diritto.

Fonte: Achille Colombo Clerici

Idee per l’Europa, parliamone prima del voto

A Milano il convegno dell’Associazione Milano Vapore

ASSOEDILIZIA informa

A meno di due mesi dalle elezioni europee si parla solo di candidati. Ma è sulle idee che siamo chiamati a votare. E sull’idea di Europa che i cittadini hanno maturato in questi difficilissimi cinque anni.

Per questo l’Associazione Milano Vapore ha organizzato sabato 6 aprile a Milano il convegno “Parlando di Europa”, dove professionisti, docenti universitari, politici e associazioni cittadine si confronteranno liberamente per far emergere temi e soluzioni per l’Europa che uscirà dal voto.

Il convegno sarà introdotto e moderato dal presidente dell’Associazione Milano Vapore Giampaolo Berni Ferretti e i relatori saranno: Gabriele Albertini (già sindaco di Milano), Achille Colombo Clerici (presidente di Assoedilizia), Antonino La Lumia (presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano), Marcella Caradonna (presidente dell’Ordine dei commercialisti di Milano) e Claudio Biscaretti di Ruffia (docente all’Università Milano Bicocca e presidente della Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria).

Il convegno si è tenuto sabato 6 aprile, in presenza a Milano al Cam Falcone e Borsellino in corso Garibaldi 27 dalle 10 alle 12.30 di sabato 6 aprile, e in diretta streaming sui social dell’Associazione Milano Vapore (mail a: amministrazione@milanovapore.org)

 

PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI,

PARTE IV° Riccardo Ferrari

Questa legge di periodicità zodiacale processionale ha caratteristiche severe e ripetitive che possono essere calcolate con estrema precisione e ha permesso ai due studiosi di individuare la data di costruzione della Sfinge,

della Grande Piramide attribuita a Cheope e di altre costruzioni il cui compito era indirizzare un messaggio alle civiltà future con il linguaggio matematico astronomico della precessione degli equinozi, perché l’ umanità potesse affrontare le gravi crisi previste per il nostro pianeta. Il messaggio lanciato nel 10455 a.C. da culture che vivevano all’ inizio dell’ era processionale del Leone e interpretato dal nostro ricercatore lascerebbe intuire un cambiamento nel campo magnetico solare, da ricercare nel ciclo delle macchie solari, che si riverserebbe sul campo magnetico terrestre. Questo spostamento dei poli e della loro posizione geomagnetica provocherebbe sulla Terra cataclismi, terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, uragani, cambiamenti climatici ecc.

     Attraverso studi computerizzati è staro possibile, partendo dallo schema stellare attuale, risalire alle posizioni astronomiche di migliaia di anni fa e osservare le mappe stellare dei periodi desiderati, grazie alla semplice conoscenza del fenomeno della precessione degli equinozi.

EGITTO E CAMBOGIA

Angkor e piana di Giza, Cambogia ed Egitto, entrambi i luoghi sono in grado di declinazione 0, dove il Nord magnetico o geografico coincidono e si trovano a 72 gradi di Longitudine di distanza l’ uno dall’ altro.

I 72 templi di Angkor riproducono sulla Terra la posizione delle stelle della costellazione del Drago (1) nel loro punto di culminazione più alto del 10455 a.C., mentre le tre piramidi della piana di Gaza, con la loro posizione rispetto al Nilo e lo schema creato  dalla diagonale che le unisce e s’ inclina con la piramide più piccola, costituiscono l’ immagine riflessa delle tre stelle della cintura di Orione (2),  nel punto più basso di culminazione, come erano visibili in Egitto, sempre nel 10455 a.C. quando il Sole era nell’ era precessionale del Leone.

                                              Continua con il Simpatizzante di Maggio